Piano attestato di risanamento

art. 56 CCII

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Un’opportunità per Ricominciare

il piano attestato di risanamento fa parte dei cd «accordi stragiudiziali attestati», nei quali non è previsto l’intervento dell’attività giudiziaria. Al comma 1 la norma prevede che l’imprenditore in stato di crisi o insolvenza possa predisporre un piano rivolto ai propri creditori idoneo a consentire il risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa al fine di perseguire il recupero e la ripresa della continuità aziendale ed assicurare il riequilibrio della situazione economico finanziaria.

Cos’è il Piano di Risanamento?

L’articolo 56 del CCII disciplina la possibilità per l’impresa di presentare un piano di risanamento quando essa si trova in uno stato di crisi o insolvenza potenziale, ma non ancora in una situazione di insolvenza conclamata. Il piano di risanamento è quindi una misura preventiva per evitare l’insolvenza e la successiva dichiarazione di liquidazione giudiziaria (fallimento).

I contenuti principali sono:

  • Descrizione della crisi aziendale: Il piano deve contenere una descrizione dettagliata delle cause che hanno portato l’impresa a una situazione di difficoltà economica.
  • Strategia di risanamento: Deve includere una proposta per il recupero dell’impresa che può precedere la ristrutturazione del debito, modifiche al modello di business, recupero di efficienza operative, riorganizzazione aziendale
  • Tempistica: Il piano deve prevedere una tempistica chiara per la realizzazione delle misure di risanamento, stabilendo in che tempi l’impresa intende riportarsi su una strada di equilibrio finanziario e reddituale.
  • Sostenibilità finanziaria: Il piano deve essere supportato da una valutazione economica che dimostri la sostenibilità finanziaria delle misure proposte. È necessario che il piano dimostri che l’impresa sarà in grado di pagare i suoi debiti e continuare a operare nel lungo periodo.
  • Coinvolgimento dei creditori: Il piano di risanamento deve essere concordato con i creditori, che sono parte fondamentale per il successo della procedura.
  • Monitoraggio e attuazione: Una volta approvato, il piano prevede un monitoraggio continuo per verificare l’efficacia delle misure adottate. L’azienda dovrà fornire report periodici sull’avanzamento del piano.

Come Funziona il Piano di Risanamento?

Il piano di risanamento può essere presentato direttamente dall’impresa o, in alcuni casi, anche su richiesta di un organo di controllo (ad esempio, un revisore).

In sintesi, l’art. 56 del CCII permette alle imprese in difficoltà di mettere in atto un piano di risanamento per risolvere la crisi in modo tempestivo e, se ben strutturato, evitare il fallimento. Si tratta di uno strumento molto utile per preservare l’attività dell’impresa, salvaguardare i posti di lavoro e mantenere la continuità aziendale.

Maggiori Vantaggi del Piano di Risanamento

  • Strumento preventivo: Il piano di risanamento non è una procedura concorsuale, ma uno strumento per evitare che l’impresa arrivi all’insolvenza. È volto a risanare la situazione finanziaria dell’impresa prima che essa diventi irreversibile.

  • Flessibilità: Il piano può adattarsi alle specifiche necessità dell’impresa e dei suoi creditori, senza seguire rigidamente le norme delle procedure concorsuali.

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