liquidazione controllata

Liquidazione controllata

artt.268 e ss. CCII

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Un’opportunità per Ricominciare

La liquidazione controllata del sovraindebitato presuppone lo status di sovraindebitato. Il soggetto proponente mette a disposizione dei creditori il proprio patrimonio ed il Tribunale dichiara con sentenza l’apertura della liquidazione controllata (tale sentenza produce i suoi effetti anche nei confronti dei soci illimitatamente responsabili). La sentenza nomina il liquidatore (confermando l’OCC se presente), che analizza e aggiorna l’elenco dei creditori, l’inventario dei beni e predispone un programma di liquidazione che presuppone un progetto di stato passivo, secondo il quale verrà distribuito l’attivo ai creditori.

La domanda per accedere ad una delle procedure di sovraindebitamento deve essere presentata tramite un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) costituito nel circondario del Tribunale competente che nomina un Gestore della Crisi da sovraindebitamento, il quale analizza la proposta e la documentazione presentata ed elabora una relazione nella quale sono indicati: le cause dell’indebitamento e della diligenza impiegata dal debitore nell’assunzione delle obbligazioni, le ragioni dell’incapacità del debitore di adempiere le obbligazioni assunte, una valutazione sulla completezza ed attendibilità della documentazione presentata.

Cos’è la liquidazione controllata?

La liquidazione controllata è una procedura concorsuale destinata a imprenditori che non sono sottoposti a fallimento (tipo pesone fisiche e/o consumatori) o che rientrano nella categoria di imprenditori minori (ad esempio, imprenditori agricoli o altre figure escluse dal fallimento). Si applica in situazioni di insolvenza o grave difficoltà economico-finanziaria.

Come Funziona la liquidazione controllata?

  • Finalità: l’accordo ha come obiettivo il superamento della crisi d’impresa attraverso la liquidazione del patrimonio, evitando così la prosecuzione di attività esecutive (tipo pignoramento immobiliare) e dichiarando nulle le attività esecutive attivate successivamente.
  • Destinatari: è rivolto a imprenditori che non sono fallibili (come l’imprenditore agricolo o il piccolo imprenditore) ovvero a persone fisiche, professionisti o altri soggetti non imprenditori.
  • Struttura dell’accordo: consente al debitore di liquidare il patrimonio in forma volontaria attraverso l’OCC (che nomina un liquidatore) e di soddisfare i creditori fino alla concorrenza del valore di liquidazione secondo l’ordine previsto dalla legge.
  • Funzione del tribunale: Il tribunale ha il compito di aprire la procedura che può essere avviata su richiesta del debitore o dei creditori. L’apertura della procedura sospende le azioni esecutive.

Vantaggi e Differenze con altri strumenti della legge

Esdebitazione: dopo la conclusione della procedura, il debitore può beneficiare dell’esdebitazione, ossia della liberazione dai debiti residui non soddisfatti, salvo alcune eccezioni (ad esempio, debiti alimentari o risarcimenti da responsabilità per dolo).

Differenze rispetto alla liquidazione giudiziaria (fallimento):

  • La liquidazione controllata si applica a soggetti non fallibili.
  • È una procedura semplificata rispetto al fallimento, con minori costi e formalità.
  • Mira a salvaguardare maggiormente il patrimonio residuo del debitore e a favorire la sua riabilitazione economica.
  • Offre una via d’uscita per i piccoli imprenditori o i soggetti non fallibili, che possono così affrontare l’insolvenza in modo meno oneroso rispetto alle altre procedure, ivi compresa l’esecuzione immobiliare.
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